Vangelo 26.01.2021 (Mc 33, 31-35)

31E viene sua madre e i suoi fratelli, e, stando fuori, mandarono da lui a
chiamarlo. 32E sedeva attorno a lui una folla e gli dicono: Ecco la tua
madre e i tuoi fratelli (e le tue sorelle) di fuori ti cercano. 33E,
rispondendo loro, dice: Chi è la mia madre e i (miei) fratelli? 34E,
guardato intorno quelli seduti in cerchio intorno a lui, dice: Ecco la mia
madre e i miei fratelli: 35chi fa la volontà di Dio questi è mio fratello e
sorella e madre. (Mc 33, 31-35)

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COMMENTO.

In dialogo con una coppia di amici, una coppia con 3 figli grandi, un
passato familiare buono, ora in grave difficoltà di cammino insieme, è
risultata evidente la mancanza di vero ascolto uno dell’altra e viceversa.
Era evidente, soprattutto in uno dei due, la perdita di fiducia -Non mi
capisce, ormai è fatta così, non cambierà…- e la difficoltà allora di
parlare sinceramente di sé invece di parlare dei difetti del coniuge.
Ho consigliato di sedersi uno di fronte all’altro e ascoltarsi bene, senza
discutere. Per aiutarsi ad un vero ascolto, si potrebbe fare in modo che
chi parla si mette in piedi e l’altro rimane seduto, ascolta e non
risponde, non discute.

Lo stare seduto è l’atteggiamento del discepolo che ascolta. Sta seduto per
ascoltare.

Gesù dice: chi sono mia madre e i miei fratelli? Chi fa la volontà di Dio.
Fa la volontà di Dio chi ascolta Gesù, perché chi ascolta Lui ascolta il
Padre. L’Ascolto comporta accoglienza dell’altro, cammino di conversione,
non ‘quello che voglio io, ma quello che vuoi tu, Abba’

Gesù aveva chiamato i discepoli e loro hanno cominciato a seguirlo e stare
con Lui ovunque, anche se con difficoltà e tradimenti, mentre i parenti
chiamano Lui a venire da loro. Tentazione continua: sia fatta la mia, la
nostra (come famiglia, come gruppo, come Chiesa) volontà. Di fatti: è
matto, fa cose fuori buon senso, fuori della legge, che portano danno agli
interessi della Chiesa. Mancanza di fiducia, e sono loro ‘fuori’ pur se
sono fratelli, madre di sangue o di religione. Perché fratelli e sorelle e
madre si diventa -tutti chiamati a generare vita come Maria- solo in un
vero ascolto di Lui, della Parola.
Siediti, cuore mio, davanti alla Parola, davanti all’Eucaristia, davanti al
Creato, agli avvenimenti (anche la pandemia) che succedono, ascolta, come
Maria di Betania, e ‘scegli la parte migliore’! (fratel Tommaso)