Vangelo 20.02.2021 (Lc 5,27-32)

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle
imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo
seguì.

Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla
numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola.

I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come
mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i
malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si
convertano». (Lc 5,27-32)

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COMMENTO.

Chiudiamo gli occhi e con l’immaginazione rileggiamo il testo. Ora ci
facciamo aiutare dal Caravaggio con il suo dipinto *Vocazione di
Matteo. * Gesù
entra nel locale, fissa lo sguardo, punta il dito. E quel dito si allunga
verso Levi-Matteo che, sorpreso, sembra dire: “Proprio io?”. E,
dall’atteggiamento, dalla postura di Levi, afferrato dallo sguardo e dal
dito che invita, si puo’ indovinare quanto segue: il suo alzarsi e il suo
seguire Gesù.

Un pubblicano (Per gli scribi, i farisei ritenuto come un cane), seduto
alla gabella a fare il lavoro, lavoro di raccogliere soldi, cosa che per
lui è ormai l’unico senso della sua vita, avendo perso l’appartenenza al
popolo, alla religione, al decoro, alla decenza. Neanche i romani lo vedono
bene perché è un altro, la gente non lo accetta…Unico riferimento che lo fa
continuare: i soldi! Qualcosa che oggi più che mai è riferimento unico per
molti!

Proprio lui? Proprio io, chiamato a seguire il Signore della vita?

*Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; *Perché
l’Umanità, il Cosmo è sano nelle radici, ma è malato, ferito, colpito lungo
la strada da briganti. E quasi sempre i briganti che hanno colpito e
continuano a colpire l’Uomo, a devastare il Creato, la Natura sono ‘i
giusti’, ‘i buoni’, o meglio quelli che si credono giusti, buoni. Per
questo mi suona meglio la traduzione della Bibbia interconfessionale: *“**Io
non sono venuto a chiamare quelli che si credono giusti, ma quelli che si
sentono peccatori, perché cambino vita”.*

Gesù dice a Levi una sola parola: Seguimi! Non lo rimprovera, non gli
minaccia l’inferno non gli dice ‘devi cambiare vita’, ‘convertiti’. Altre
volte lo ha detto: Convertitevi….al plurale! Ma la chiamata è al
singolare, per ognuno, e la chiamata è. Segui me! Non il denaro, non una
regola, non la tua idea che hai di Dio (sempre da cambiare), né l’opinione
che hai di te stesso, molto relativa. Segui me, perché se fai il mio
cammino diventi veramente te stesso, diventi figlio del Padre mio che è
Padre di tutti.

Che bello: C’è nella vita di ogni umano un momento, dei momenti in cui
risuona il Seguimi, in lingue nazionali o religiose diverse, in situazioni
diverse…..ed è chiamata all’Amore, ad amarci gli uni gli altri. ‘*Ed
egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì’* Risponde e segue chi non si
sente ‘giusto’ e desidera ‘vita nuova’. (fratel Tommaso)