Vangelo 20.01.2024 (Mc 3, 20-21)

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui
molta folla, al punto che non poteva neppure mettersi a tavola per mangiare
qualcosa. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo;
poiché dicevano: “È fuori di sé”.
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COMMENTO.
‘Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla’. Per
Marco, che come discepolo è più vicino all’apostolo Pietro, la Casa è il
luogo della Fraternità, della Ecclesia (Assemblea, chiesa) dove si
condivide il Pane, quello della Parola e dell’Eucaristia che all’inizio si
celebrava nelle case normali. Entra dunque in casa e si raduna di nuovo la
folla così che i discepoli non possono neppure mettersi a tavola. La folla
attorno a Gesù che impedisce di sedersi a tavola è la stessa folla che lo
acclamerà all’entrata in Gerusalemme, ma che, pochi giorni dopo, dirà:
Crocifiggilo, crocifiggilo! “Ora i suoi, sentito questo, uscirono per
andare a prenderlo.” I ‘suoi’ vanno a ‘prenderlo’, a fermarlo nel suo
cammino. I ‘suoi’ è la famiglia di sangue e probabilmente c’è anche la
madre, come era presente quando i ‘suoi’ cercano di vederlo e Lui dice: Mia
madre, i miei fratelli…. sono quelli che fanno la volontà di Dio. “Poiché
dicevano: “È fuori di sé”… Ma insomma, se avesse un po’ di buon senso! No,
è matto! Gesù ha oltrepassato il buon senso, che pure ci vuole. Il buon
senso è spesso il mio interesse, il mio egoismo o anche il bene in
generale, ma con una vista corta del bene, spesso solo economico o solo di
salute fisica o solo secondo la legge. Al buon senso manca lo sguardo lungo
e a fondo, lo sguardo di Gesù, di Dio; uno sguardo e una vita d ’amore, di
dono, di perdono, di misericordia. E’ questo sguardo che è stato
necessario a Maria per dire di sì all’Angelo, a Cana di Galilea, per stare
sotto la Croce con fiducia. Uno sguardo che viene dallo Spirito,
dall’Ascolto della Parola. No, non basta il buon senso per vivere
questo periodo di guerre, di violenze inaudite, di inumanità cronica. Ci
vuole un di più per praticare la ‘follia’ della non-violenza alla maniera
di Gesù, di tanti non violenti (Gandhi, Luther King, don Lorenzo Milani,
Etty Hillesum…) Non basta essere battezzato, non basta andare in Chiesa
ogni domenica, non basta essere monsignore o parroco, o presidente di una
Associazione; non basta essere una ‘brava famiglia’ con buon senso per
essere veramente con Gesù per mangiare alla Tavola dell’Eucaristia, della
piena fraternità con tutti. Gesù, Fratello e Amico, per non rimanere solo
e sempre folla, scuotici infondendo in noi le Tue ‘follie d’amore, di non
violenza’ ; infondile in tutti quelli che si rifanno al Tuo Nome, in
particolare a chi ha un servizio, una responsabilità più grande sia nella
Chiesa come nella politica.