Vangelo 09.08.2022 (Mt 25, 1-13)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: “Il regno dei
cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono
incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte
presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme
alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido:
“Ecco lo sposo, andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si
destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge:
“Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Ma le sagge
risposero: “No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto
dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano per comprare
l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui
alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre
vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli
rispose: “In verità vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non
sapete né il giorno né l’ora”.
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COMMENTO.
E’ la prima di tre parabole che rispondono alla domanda dei discepoli :
Quando tornerai, Signore, e quale sarà il segno? La parabola di oggi delle
vergini sagge e stolte (pazze) mette in evidenza che il Signore torna
proprio in questo tempo, durante la nostra vita, anche se tornerà in
pienezza nel finale. “Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che,
prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.” Il tema delle nozze,
dello sposo ritorna sovente nella Bibbia, è forse il tema più bello che
comprende almeno due visioni importanti. Tutta la storia, tutto
l’universo è un’avventura d’amore tra Dio Sposo, lo Spirito e la Creazione
(sposa), l’Umanità, l’Universo; e la relazione tra maschio e femmina (non
i singoli) è somiglianza con Dio, ed è relazione d’amore, dono, gioia,
fedeltà. Tutti usciamo nella vita e usciamo dalla nostra vita con la
nostra lampada, la nostra fiaccola. “Le stolte presero le lampade, ma non
presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche
dell’olio in piccoli vasi.” Qui è il punto centrale della parabola. Un
viaggio verso la notte (morte) per incontrare lo sposo, un viaggio in
attesa dello Sposo, un viaggio che ad ogni passo sei già in un certo senso
alla meta se hai olio e se hai riserva di olio. Le stolte si accorgono di
non avere olio nelle loro fiaccole, nei loro vasi, cioè il loro corpo non
ha accumulato olio. Chiamiamolo come ci pare meglio, ma l’olio è lo
Spirito, l’olio è l’Amore. Le stolte si accorgono che la loro vita terrena
non è stata una vita nell’amore e nello spirito; vivono una vita chiusa in
sé stessa nell’egoismo, quindi totalmente vuota. Sempre ci ritroviamo e ci
ritroveremo con l’amore o il non-amore con cui abbiamo vissuto o viviamo.
Le sagge invece vanno incontro allo Sposo guardando a Lui, mettono amore
nelle cose che fanno e avvertono che questo dà senso alla loro vita. Che
cosa dà senso alla mia vita, ho dei piccoli vasetti di Amore vero? I
vasetti sono ogni istante che ho vissuto in pienezza nell’amore. Allora ho
olio, ho Spirito, allora il mio cammino è da sposa che va incontro allo
Sposo. Le stolte alle sagge: “ Dateci del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono.” Non è possibile. Nessuno può agire al posto mio;
nessuno può amare al posto mio. “ E la porta fu chiusa.” Quella porta
chiusa è un vero schiaffo: ‘Non vi conosco’. Come riconoscere e dare Gioia
piena a chi ha sempre detto ‘Signore, Signore ‘ ma non ha mai operato il
bene, le opere di misericordia , non ha amato? Questa porta chiusa è
temporanea, è per svegliarci! Accogliamo l’invito: Vegliate, perché non
sapete il giorno né l’ora. Cioè: vegliate sempre, vegliate oggi, in questa
società di consumo con cibo spesso avvelenato e non condiviso. Vegliate con
amore per dare cibo sano, bio agli affamati, per dare acqua pulita (bene
comune da non privatizzare) agli assetati, per non trarre guadagno dai
‘virus’ che ci capitano. Vegliate per-donando e suonando la chitarra, la
melodia dell’Amore nei suoi vari contrappunti.