SETTIMANA SANTA – NUDA VIVA

Qualche riflessione come aiuto a vivere questa settimana ‘con gli stessi sentimenti, con la stessa fiducia, con lo stesso amore in Cristo Gesù.  Tre aspetti con la caratteristica del ‘Nudo?

 

NUDI NELL’ASCOLTO. Nelle condizioni attuali di Corona virus, siamo tutti invitati al primato dell’ascolto “Ascolta, Israele, ascolta Tommaso, ascolta Betania, ascolta Lombardia, Italia, Chiesa di Dio, Europa, ascolta Terra Madre, Universo. Perché Io, dice il Signore, Mistero d’Amore, io parlo in tanti modi, anche con il covid-19, ma in pienezza parlo nel mio figlio prediletto, morto per Amore in croce, risorto ora Spirito vivente che effonde vita.

Fondamentale: Ascoltare.  Oh, se i nostri politici, se i capi dei popoli, se gli scienziati, se i teologi…prima di tutto ascoltassero!

 

Ascolto nudo di sé stessi.

Richiede la nudità del silenzio, di fare il vuoto (meditazioni varie, yoga, camminate…,meditazione della Parola di Dio -Vangelo- sicuramente aiutano), ma sopratutto nudità dell’io, dell’ego: silenzio dell”io voglio’, del ‘a me piace così’, del ‘io ho ragione’, del volere una risposta precisa, rassicurante; ancora silenzio  del giudizio immediato sugli avvenimenti, sugli altri, sulla Natura., su Dio. Silenzio!

Allora ascolto e in relazione con tutto e tutti m’incontro con il Silenzio (non saprei come chiamarlo meglio: Mistero. Oltre…Dio) che abita in tutto e tutti.  Questo nudo asccolto del Silenzio apre la porta dell’obbedienza alla Coscienza, delle ispirazioni che sono nelle radici d’esistenza, dello Spirito che è più profondo a noi di noi stessi. In questa obbedienza sta il cammino di Libertà e Verità.

Ascolto nudo dell’esterno, degli altri,

È un ascolto senza secondi fini, è fiducia nella Natura o Creato. Questa Natura o Creato è malata, abbiamo contribuito a devastarla; tuttavia porta avanti la Primavera, le stagioni, perché abitata da una misteriosa Energia che distrugge e ridona vita, ferisce e guarisce.

Ascolto nudo= rispetto, chiedo permesso prima di afferrare, di tagliare, di coltivare, di mangiare…e chiedo scusa e dico sempre grazie.

E’ un ascolto degli umani tutti, ma a partire dai poveri che gridano, piangono, ma sanno sorridere e dar lode e grazie; e ancora tra i ‘grandi’ ascolto e do fiducia a Francesco, uomo, fratello, papa, che mi rimanda non a verità scritte, non a facili soluzioni, ma a Un Uomo-Dio, abitato da un Mistero di morte-non-morte attraversata dall’Amore portando vita nuova, sempre.

 

Ascolto nudo. ‘Lasciar andare’ o ‘lasciar perdere’ ogni cosa, tutto dentro di noi, il passato e i sensi di colpa, le aspettative o paure per il futuro; così per l’esterno, ‘lasciar andare, cadere’ prospettive troppo precise, paure di malattie, di morte…e poter ascoltare il grande Silenzio

Scoprirò un silenzio abitato da armonie sotterranee, un silenzio pieno di vita che circola da uno agli altri, senza saperlo.

 

NUDI’ NEI RITI, NELLE LITURGIE

Pensiamo alla liturgia di Francesco, vescovo di Roma e papa, nella preghiera Urbi et Orbi. Ciò che ha colpito tutti era proprio quella nudità dell’insieme, quell’uomo zoppicante, anziano, solo nella piazza vuota, nuda, solo davanti al crocifisso, (ecco l’uomo, nudo in croce).

Quella era una Liturgia celebrata in riti. Molti potranno vivere questa settimana santa collegandosi con le Liturgie del Papa, del Vescovo della diocesi…Bene. E chi non può? Non se la sente?

Discepolo di Gesù Cristo, Sacerdote laico, nella vita, sulla croce, non nel rito, il non celebrare le liturgie, i riti, non poter partecipare, mi rincresce, ma sottolinea la realtà fondamentale che sono sacerdote della Natura, del Creato e dell’Umanità, dell’Universo e anche nella Chiesa….

Sono una preghiera (un sacerdote) in cammino, cioè sono una lode, un grazie, un intercessione, una offerta  in ogni istante,  quando lavoro, quando riposo, quando mangio e quando gioco. Ho bisogno di celebrazioni, di Liturgie, di riti, di preghiere, ma ho bisogno che di diventare vera preghiera in cammino. Allora il nudo delle Liturgie, il dover farne a  meno, mi prepara anche a quando ci sarà di nuovo la possibilità di partecipazione alle Liturgie a fare in  modo che  esse e che le mie preghiere  diventino Preghiera in cammino, cioè non un arrogante grido a Dio come se fosse duro d’orecchi,  non un titolo di merito per il paradiso, ma un avvicinarmi a Dio e rimanergli vicino, poiché Egli è venuto vicino a noi, presente in tutti, in particolare nei poveri, sofferenti, relegati, vittime di un virus.

 

Ecco allora:

NUDI NEL FARE, NEL SERRVIZIO

Poca ricerca di gloria o di profitto, poca aspettativa di riconoscenza, poca generosità non sapiente. Non sapiente è quando la generosità invade l’altro, lo controlla, quando con il mio servizio metto più in pericolo di quanto salvo.

Gratuità, che, se lavoro, non vuol dire non ricevere lo stipendio, ma un più di ‘fatto con amore’

Gratuità che non è non rivendicare i diritti, essere indifferenti di fronte ingiustizie, regole non buone, anzi…, ma continuare a seminare il bene, mentre molti spargono zizzania, non pretendere dagli altri che cambino, ma cominciare da me…Ed è un lavoro che mi fa nudo, scoperto, snza potere…se non di ancora amare.

 

NUDI VIVI.

Vivi nel quotidiano dei giorni, anche nel soffrire, nel morire…Vivi perché nudo nell’ascolto, nudo nelle Liturgie-Preghiere, perché non aspetto domani a “praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente davanti al tuo Dio “(Michea 6,8)

Vivo, perché mi pongo con il pensiero nel 2023, e di là, tornando indietro, immagino e intravvedo il cammino mio, della società, della chiesa da oggi in avanti….

Di là vedo che non va bene chiudere le fabbriche, tante attività molto utli a tutti, mentre chi fabbrica armi può andare al lavoro; è una bestemmia farlo: Si dice: per la difesa (quale?)

Di là vedo che bisogna cominciare a convertire fabbriche di armi o altre di ‘falsi consumi’ in più cura della salute (ospedali e chi opera negli ospedali, nei ricoveri…), del bene totale delle persone (cultura, arte, spiritualità…). Di là intravvedo già oggi più solidarietà tra popoli, tra religioni…, un cambio di mentalità nella politica, nella religione…politici e capi religiosi che davvero mettono il bene comune prima dei loro interessi personali o di religione, che stimolano al dialogo non alla guerra, che desiderano luoghi di accoglienza, di ascolto, di incontro tra culture differenti, tra praticanti religioni differenti….

Abbiamo bisogno di testimoni, non di ‘Esperti in teoria’, di ‘Maestri che sanno tutto e insegnano dall’alto’…

Ho bisogno io per primo di ‘cambiamento’, di ‘testimoniare’ con la vita di ogni giorno, di vivere’ ‘nudo’ questa settimana…e domani per “Essere sempre una preghiera in cammino.

Nudo e vivo!

 

La settimana santa non finisce il venerdì, bensì la Domenica di Resurrezione….

La Vita è iniziata con la Vita e si inoltra nella Vita….

Questo mistero è grande, ma la speranza di vedere un Giorno, faccia a faccia, è dono.

Tom