Vangelo 26.12.2023 (Mt 10, 17-22)

Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi
flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai
governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai
pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di
come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento
ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del
Padre vostro che parla in voi. Il fratello darà a morte il fratello e il
padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno
morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà
sino alla fine sarà salvato.
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COMMENTO.
“Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi
flagelleranno.” Cioè sarete perseguitati proprio nei luoghi della
religione, della Parola di Dio, oltre che nei luoghi pubblici e di potere
dei potenti dell’economia e della politica. Non riguarda solo i cristiani.
Quanti accusati da tribunali di uomini potenti, razzisti, tribunali
ispirati spesso da una religione disumana che, in nome di Dio, perseguita,
condanna, ammazza proprio chi s’impegna per i diritti umani, con i poveri,
con gli scartati dell’umanità. La vicenda di Gesù e quella del primo
martire, il diacono Stefano, sono esemplari per tutta l’umanità. Ci sono
anche molti esempi lungo i secoli, e anche oggi di persone che al nemico
hanno risposto con il bene perdendo qualcosa di sé stessi o addirittura la
vita. Questa è la via della Croce (Chi vuol seguirmi prenda la sua Croce),
via di Amore più grande del male che ci è fatto. Una via che comporta
prudenza e allo stesso tempo semplicità (prudenti come i serpenti e
semplici come le colombe). “Quando vi consegneranno nelle loro mani, non
preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire….è lo Spirito del Padre
vostro che parla in voi.” Accusati ingiustamente, se vogliamo essere noi
stessi i nostri difensori, rischiamo di agire come lupi o di ridiventarlo.
Cercare di lasciar parlare lo Spirito e non noi è mettere in pratica
l’essere prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Perché solo
lo Spirito può tenerci davvero in equilibrio tra semplicità e furbizia.
Spirito di Sapienza e Fortezza, facci entrare in questo grande mistero di
un Amore più grande di ogni egoismo, di ogni male, di maggior valore della
nostra stessa vita fisica; donaci di comprenderlo e di non dimenticarlo
soprattutto nei momenti in cui c’è urgenza di metterlo in pratica.