Vangelo 22.01.2022 (Mc 3, 20-21)

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui
molta folla, al punto che non poteva neppure mettersi a tavola per mangiare
qualcosa. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo;
poiché dicevano: “È fuori di sé”.

|||

COMMENTO.

Due versetti, poche parole, un significato simbolico ampio e chiaro. ‘Entrò
in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla’. Per
l’evangelista Marco, che come discepolo è più nella scia di Pietro, la Casa
è il luogo della Fraternità, dell’Ecclesia (Assemblea) dove si condivide il
Pane, quello del vivere quotidiano e il Pane della Parola e
dell’Eucaristia. Quella folla attorno a Gesù che impedisce di sedersi a
tavola è la stessa folla che lo acclamerà all’entrata in Gerusalemme, ma
che, pochi giorni dopo, dirà: Crocifiggilo, crocifiggilo. “Ora i suoi,
sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: “È fuori
di sé.” I ‘suoi’ della famiglia umana, anche Maria pure Madre fa parte dei
suoi a livello di sangue, vanno a ‘catturarlo’. Non dimentichiamo
l’episodio in cui i ‘suoi’ lo cercano e Gesù dice: “Chi fa la volontà di
Dio, questo è mia Madre e….”. Ecco i suoi, come forse spesso noi, pensano:
ma insomma, ha perso la testa, se avesse almeno un po’ di buon senso, il
buon senso che usiamo qui a Nazareth. No, per fortuna Gesù non scarta il
buon senso, ma è andato oltre. Il buon senso è spesso il mio interesse, il
mio egoismo o anche il bene in generale, ma con una vista corta del bene,
spesso solo economico o solo di salute fisica o solo secondo la legge e la
incerta scienza. Al buon senso manca lo sguardo lungo e a fondo, lo sguardo
di Gesù, di Dio; uno sguardo e una vita d ’amore, di dono, di perdono,
di misericordia. Quello sguardo che fa compiere ‘follie’, come quella
della croce, di perdere la vita perché tutti l’abbiano. E questo sguardo
che è stato necessario a Maria per dire di sì all’Angelo, a Cana di
Galilea, per stare sotto la Croce con fiducia: uno sguardo sempre da
accogliere dallo Spirito, dall’Ascolto della Parola. No, non basta il
buon senso, che pure ci vuole, per vivere ancora questo periodo di pandemia
che ci stanca tutti; ci vuole un di più di relazione, di considerare tutti
se non amici super-amici, come ha detto Sassoli, -uomo di straordinaria
fede cristiana laica. Non basta essere battezzato, non basta andare in
Chiesa ogni domenica, non basta essere monsignore o parroco, o presidente
di un’associazione (per es. Betania); non basta essere una ‘brava famiglia’
con buon senso per essere veramente con Gesù, in Lui, in Dio per mangiare
alla Tavola dell’Eucaristia, della piena fraternità con tutti. Gesù,
Fratello e Amico, per non rimanere solo e sempre folla, insegnami o infondi
nel mio cuore, nel mio vivere le Tue ‘follie’ o ‘matterie’; infondile in
tutti quelli che si rifanno al Tuo Nome, in particolare a chi ha un
servizio, una responsabilità più grande sia nella Chiesa, come nella
politica.