Vangelo 20.05.2022 (Gv 15, 12-17)

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho
amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i
propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi
chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma
vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho
fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho
costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;
perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
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COMMENTO.
Essere fratelli con tutti, amici con tutti: Questo è il fine della nostra
esistenza, del pellegrinaggio terreno che stiamo facendo. In cammino: ‘Che
vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi’. Tenete ben presente che
l’amore universale passa solo attraverso l’amore personale. Tu dici amo
tutti i poveri e non vedi l’immigrato Ibrahim che sta cercando lavoro;
dici: amo tutti i bambini e non ti accorgi di Liliana che non ha più
riferimento con i genitori separati malamente, e sofferenti più della
figlia; dici amo tutti uomini e donne, ma non hai un vero amico, una vera
amica e tua sorella la detesti. Mi ha sempre colpito quel ‘come’ vi ho
amati Io. In quel come non c’è solo una vaga imitazione, ma un amare come
Lui ha amato, cioè con lo stesso amore. ‘Imparate da me che sono umile e
mite di cuore’. Leggendo e meditando il Vangelo incontrate Gesù Cristo,
siete inondati del Suo Amore se davvero ascoltate e credete; l’amore di
Gesù vi raggiungerà proprio nel dolore, nelle persecuzioni, nell’essere
rigettati e pur con il cuore a pezzi riuscirete a versare il Suo amore su
Carlo malato, su Piergiorgio ferito negli affetti, nel corpo e nello
spirito. Attingi dalla tua vita stessa l’amore di Gesù. Non ti ricordi,
dice Gesù, quando eri disperato, chiuso in te e ti ho preso per mano e ti
comportavi da bambina capricciosa e possessiva e ti ho messo dentro un
comportamento da adulta, quando ti ho liberato dai sensi di colpa riguardo
al tuo passato, e ora anche liberata dalla paura della morte. “Non vi
chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma
vi ho chiamato amici”. Una falsa educazione cristiana ci ha introdotti
nell’idea che Gesù chiama amici solo i cristiani o i buoni… No, chiama
amico Giuda come Giovanni, chiama amici il cristiano come il mussulmano o
induista o…. amico chi lo segue e chi lo perseguita.
Possibile? Non solo possibile, ma è la chiamata di tutti gli umani, è il
senso più completo del vivere nel Cosmo. Ecco allora, se con s. Charles de
Foucauld sappiano come lui, condotti dal Vangelo, dall’Eucaristia, dalla
passione per l’umanità ferita, incontrare a appassionarci di Gesù Cristo,
come Fratello e Amico, allora amiamo ‘come’ Lui ama, allora portiamo molto
frutto, magari non subito visibile, ma certamente ci sarà e abbondante,
frutto di fraternità nella giustizia di Dio che è misericordia. Vieni
Spirito Santo, Fuoco d’amore, e forgia il mio cuore ad amare come Gesù ama.