Vangelo 18.04.2024 (Gv 6, 41-51)

41 Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto:
«Io sono il pane disceso dal cielo». 42E dicevano: «Costui non è forse
Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre?
Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?“.43 Gesù rispose loro:
«Non mormorate tra voi. 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il
Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 45 Sta
scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato
il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non perché qualcuno abbia
visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In
verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.48 Io sono il
pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e
sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne
mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia
di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo».
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COMMENTO.
“Allora i Giudei si misero a mormorare contro di lui perché aveva detto:
“Io sono il pane disceso dal cielo”. Un uomo, uno di Nazareth, paese
sconosciuto, di famiglia povera… Uno così pretende di essere di
condizione divina? E anche di soppiantare la Legge, Mosè e i profeti? E’
veramente troppo, e giù a mormorare, a lamentarsi di lui, a criticare
invece di riflettere, di cercare di cogliere più a fondo. Come noi, come
nella Chiesa, quando siamo messi in discussione, o davanti a un cambiamento
che ci disappropria di privilegi, di potere: mormoriamo! Dice bene
Francesco, Vescovo di Roma: non mormorate, non cadete nel chiacchiericcio.
Nessuno può venire a me, se il Padre non lo attira .Solo per fede, solo con
fiducia (come un bimbo in braccio alla madre!) si entra nel segreto di
Dio. E sono tanti i modi con cui il Padre ci attrae o ci ‘seduce’, come
dice il profeta Geremia, in modo tenero, delicato, che non forza. Non
siamo più capaci di silenzio, di ascolto vero, che è via privilegiata per
riconoscere i segni, anche quelli che apparentemente sembrano contrari.
Charles de Foucauld, convertito, riconosce che era attirato dal Padre buono
quando si sentiva tremendamente triste e solo nelle gozzoviglie ‘Mio Dio
come avevi la mano su di me e quanto poco io me ne rendevo conto. Mi
tenevi accovacciato sotto le tue ali mentre io non credevo nemmeno alla Tua
esistenza!’.. “Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio.
Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me” Che si
creda o no, tutti gli umani sono in rapporto di figliolanza con Dio.
Scritto nel cuore di ogni uomo c’è questo desiderio dell’amore del Padre
che lo fa figlio e per il cristiano, figlio nel Figlio. Nel fondo del
cuore di ogni persona, c’è l’amorosa luce che illumina ogni vivente umano,
si chiama anche Spirito, il Suo Spirito che , come brace, sta sotto la
cenere del nostro vivere in superficie. E’ tempo di fermarsi, meditare,
chiudere la porta e ritirarsi nella cella del cuore, stare davanti a Dio
per udire la sua voce che ci attira a Lui. “Io sono il pane vivo, disceso
dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”. Credere in Gesù,
aderire a lui, lasciarsi assimilare a Lui è qui chiamato “mangiare”.
Mangiare la carne di Gesù è nutrirsi della sua vita terrena come l’ha
vissuta, del suo rapporto con il Padre, della sua relazione di amicizia con
i suoi fratelli e sorelle, cioè ogni essere umano.. E questo avviene nella
celebrazione dell’Eucaristia, nell’ascolto e meditazione del Vangelo, nella
condivisione con i poveri, i bisognosi, con il prossimo, nell’amore ai
nemici….Tutto questo metti in pratica non per obbligo di legge, non per
acquisto meriti, ma per semplice e gratuito amore di figlio del Padre e
fratello di tutti. Sarai così anche tu carne, pane per la vita del mondo.