Vangelo 04.05.2023 (Gv 13, 16-20)

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità,
in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un
inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati
se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho
scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha
alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che
accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono. In verità, in
verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi
accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».
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COMMENTO.
“In verità, in verità vi dico: … né un apostolo è più grande di chi lo ha
mandato”. Aveva detto Gesù: Io, il Maestro, ho lavato i piedi a voi mentre
discutevate su chi è il più grande. Ora aggiunge: sappiate che se volete
essere grandi dovete fare come Me che vi invio, lavarvi i piedi a vicenda,
lavare i piedi a coloro ai quali siete inviati come Apostoli. Questa è la
vera grandezza dell’uomo, dell’Apostolo. Il più grande è colui che sa
servire; Il più grande è l’umile di cuore, il povero in spirito, il
misericordioso. Tutt’altra è la grandezza secondo il mondo, ed ha i piedi
di argilla. Eppure anche nella Chiesa (mettiamoci anche noi) quanta ricerca
di gloria, di prestigio, di titoli altisonanti (Sua Eminenza!!…). Non
cerchiamo anche noi la stima degli altri e per questo litighiamo a volte,
facciamo sgambetti al concorrente…? Grandezza vera, vero amore è farsi
piccolo, dare spazio all’altro, ritrarsi. “Sapendo queste cose, sarete
beati se le metterete in pratica.” Sapere, conoscere con la testa non
basta, ma è importante. Forse noi non indossiamo l’abito di servizio, il
grembiule come camice per celebrare l’eucaristia nel vivere quotidiano
proprio perché non conosciamo bene la grandezza di Dio, non conosciamo bene
Gesù Cristo, la sua grandezza, la sua gloria nell’Amore. Diciamo di
conoscere, ma viviamo alla luce o all’ombra di un’altra idea di Dio. “Ve lo
dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate
che Io-Sono”. E lo dico già ora che la gloria di Dio, del Padre mio sono Io
che lavo i piedi a voi, che do la mia vita in Croce per tutti. Cantiamo:
‘Gloria a Dio nell’alto dei cieli … e immaginiamo una festa grandiosa …
E va bene, ma rischiamo di perdere la visione della gloria di Dio a
Nazareth, sulla croce, nel Silenzio della Resurrezione di Gesù, Spirito
cosmico. Questo il Dio da conoscere, questa la gloria di Gesù-Dio che
serve, che scende a lavare i piedi anche di Giuda Apostolo, dell’Umanità
tutta. Dove e quale gloria cerchiamo? “Chi accoglie colui che io manderò,
accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.” Gesù ha
chiamato e mandato anche Giuda. Accogliere i piccoli, gli ultimi,
accogliere anche i Giuda (me stesso come Giuda) è accogliere Gesù, è
accogliere Dio Padre e Madre. Ci raggiunga fino al cuore la tua energia
d’Amore, o Spirito, per non essere più grandi di Gesù-Dio ma per mettere in
pratica (perché Lui viva in noi) il suo vivere amando, servendo, donandosi
a tutti come Pane che dà vita.