Vangelo 22.11.2022 (Lc 21, 5-11)

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle
pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello
che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli
domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il
segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non
lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono
io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di
guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire
queste cose, ma non è subito la fine.”
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COMMENTO.
“Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete (il Tempio),
non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Nel Vangelo di
Giovanni quest’episodio è narrato all’inizio e subito dopo le nozze di Cana
con l’obiettivo chiaro di far capire che Dio non sta nel Tempio, non sta
nella Legge. Il luogo dove Dio sta è l’Amore, sta nel Pane e nel Vino delle
Nozze. “Alcuni parlavano del Tempio, che era ornato di pietre preziose….”
Anche ora alcuni o molti ci fermiamo a parlare del tempio, della Chiesa
ornata di bei riti, di un Catechismo perfetto, di belle leggi canoniche da
mettere in pratica. Certo son cose belle, ma Dio non è racchiuso lì. Nella
società umana (o disumana?) in cui viviamo ci fermiamo a parlare e adorare
il tempio della Banca centrale, della Borsa valori delle capitali del
mondo, dell’impero del digitale e del Consumo. Sono tutte pietre preziose
all’apparenza, ma è tutto fumo niente fuoco d’Amore che vitalizza. Simo
invitati a guardare e parlare e vivere il Tempio nuovo in cui Dio abita,
che è innanzitutto la carne del Figlio dell’uomo. Lui ha detto: quello che
fate a uno di questi piccoli lo fate a Me, dunque Tempio sono anche gli
ultimi, i piccoli, ma siamo anche noi, sono Io, figlio dell’uomo, e non
conta titolo o ricetta o guadagno o altro. “Maestro, quando dunque
accadranno queste cose e quale sarà il segno?” In tutti i discorsi
apocalittici la tentazione è sapere quando sarà la fine, ma Gesù risponde
sempre sul come attendere e ha di mira non la fine bensì il fine
dell’avventura umana. Si dice oggi: salviamo l’umano, restiamo umani.
Restiamo umani alla maniera di Gesù, ma il Gesù del Vangelo, laico, vero
uomo, non ‘religioso’. “Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti
verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”. Politici, Scienziati, Fondatori
di nuove sette religiose, Profeti di fine del Mondo, Rivoluzionari per
principio, Integralisti di ogni religione dicono, ognuno a loro modo: Vieni
con noi, trovi salvezza, non morirai … e spesso lo fanno per soldi! Non
lasciamoci ingannare, cioè: viviamo oggi l’eterno, il fine della storia,
del mondo, che è: Fai il bene, dona la tua vita per ciò che val la pena,
cioè per l’amore, per la fraternità dai più vicini all’universo intero! E
rimanete saldi nella speranza. Guerre, terremoti, distruzione di chiese, di
templi, di … non è questa la fine, non è questo il fine. Beati o in
cammino i perseguitati, siete voi il Tempio di Dio.