ASCOLTO: DAL ‘NON UCCIDERE AL GENERA VITA’

Caro amico,

Uccidono i soldati russi e quelli dell’Ucraina, uccidono gli uomini maniaci di violenza sulle donne, uccidono i fanatici integralisti delle religioni facendo fuori i traditori della propria religione e gli altri…., ma ne uccide più la lingua che la spada, più  la parola violenta e mentoniera o il  silenzio indifferente e  pauroso che i carri armati.

Il Covid19 e il degrado dell’ambiente ,  il dominio del denaro, lo sfilacciamento della relazione umana,  ci parlano , per chi ha orecchi per ascoltare, di un passaggio urgente da  ‘schiavi della Legge’  a  ‘liberi figli dello Spirito’, dal ‘Non uccidere’ al ‘Generare vita’   Siamo più che mai immersi in una cultura  dualistica, dello scontro, del male da sradicare e vincere abbattendo male e malfattore , una cultura con  linguaggio distruttore che, non ascoltando l’altro,  giudica e praticamente  lo uccide.  . ‘NON UCCIDERE’ è il grido che sale immenso dalla Natura o Creato e ce lo gridano i poveri , gli scarti d’umanità a causa del  nostro stile di vita ricco, consumistico, senza condivisione. Non uccidere mi vien detto dal vicino di casa con cui uso linguaggio di nemico che giudica e condanna.  E allora….

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E’ necessario un balzo di qualità , entrare  decisamente nel cammino di chi geme e soffre nelle doglie del paro: ‘GENERARE VITA’ .  Ha generato vita la donna lasciatasi inondare di Spirito, lei umile e povera ma ‘dono di Dio’  Generare vita nel quotidiano dei giorni richiede entrare nel deserto dell’Ascolto.  Non sappiamo più ascoltare. Eppure solo l’ascolto fa esistere l’altro e me stresso,  da vita a tutto e tutti quelli che ascolto in verità. Solo dall’esistenza degli altri avverto di esistere anch’io (Levinas).

Ascolto è accoglienza dell’altro, fargli posto in me, è camminare insieme, in diversità di idee, di riti ma  nel concreto vivere con  chiunque egli sia. L’ascolto vero fa passare dal giudicare  gli altri come avversari e anche cattivi, e dal voler sradicare la zizzania togliendo la pagliuzza dell’altro  a ‘generare vita ‘. Genera vita un occhio sempre di benevolenza, togliendo la trave che è in me (pregiudizi, intenzioni di prevalere sull’altro, di vendetta) e bene-dicendo  anche chi mi contrasta, avendo compassione della sua ferita. Ascolta in verità chi passa dall’ imporre  le proprie idee come se dovesse sempre vincere le tenebre dell’altro ignorante e fuori dal cammino di giusti, al ‘generare vita’  nel  rispetto dell’altro, nel ritenerlo ‘fratello’ in tutti i sensi, nel saper perdere non per il gusto di perdere ma perché l’altro ed io viviamo allo stesso livello di bene. Ascolta e ‘genera vita’ chi conduce le sue battaglie, il suo scopo non lottando contro il male, contro qualcosa o qualcuno, ma  sempre rispettando l’altro, cercando  il suo bene. In particolare genera vita colui che accoglie il male dell’altro come  punto d’appoggio per sollevare l’amore  a livello di per-dono e di energia rinnovata del cuore. Solo allora nell’ascolto interiore e silenzioso è possibile udire i primi vagiti di vita del nascituro.

 

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Caro amico, impegnato in un ascolto che genera vita, ricorda  di connetterti ogni mattino (giorno) con lo  Spirito divino che è in te, dai 10 ai 20 minuti,  in silenzio, fiducioso che tutto è abbracciato da un Bene più grande, un Bene che opera come non sai, ma,  tutto avvolgendo di misericordia, anche il letame diventa fiore e frutto bello e buono.  Così la sera, invece di tante notizie e scene violente  proprio prima di andare a letto, fermati, saluta e ringrazia  in silenzio  persone e avvenimenti che ti hanno segnato,  sorridi invocando perdono se  scopri mancanze d’amore,  sveglia allora  il cuore ormai stanco a rinnovati palpiti d’amore . Così in silenzio abbandonati  nelle braccia di un Papà-Mamma, Custode nella notte della Luce che nella nuova Alba dipinge il giorno di freschi colori.

All’alba concentrati sulla tua vita quotidiana, su ciò che puoi fare nel tuo raggio d’influenza personale per aiutare il mondo a vivere. Hai il silenzioso potere di credere e orientare creativamente la giornata, che può iniziare con il saluto ai quattro elementi del creato, a tutti gli esseri viventi,  con

la lettura e meditazione del Vangelo del giorno e ancora con un sorriso affettuoso al primo che incontri, un abbraccio di una persona o più persone amate  o da amare  e continuare la giornata secondo l’orientamento dato.

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 Di fronte al male del mondo e cattiverie dell’Uomo, dentro un vortice di violenza, di fango di una società schiava del Denaro, del digitale (che pure ha i suoi lati positivi) sei chiamato  proprio nella sofferenza a generare SPERANZA .  Come? Certo, con una vita semplice, sobria, solidale e misericordiosa. In particolare non lottare contro il male direttamente e dunque contro chi fa il male (e tu non ne fai?). Investi energie in relazioni in cui  ci si incoraggia e ci si ispira a vicenda . Di lì inizia, passo dopo passo, una prima, forse piccola, nuova realtà di guarigione nella grande realtà che sa di morte. La realtà concreta è e sarà anche quella che hai scelto di essere.  Ricordati che siamo vittima più di decisioni interne prese, spesso inconsapevolmente, che di circostanze esterne.

In fine, amico caro, non stare a lamentarti, non cercare colpe all’esterno, prendi le tue responsabilità di co-creatore della realtà, giorno dopo giorno, e ricordati dell’unica ‘missione’ che hai come umano abitato dal divino: diffondere energie d’amore sempre, ovunque, generando vita.

Abbi fiducia! Lascia salire, soprattutto in silenzio mattutino e serale, lo spirito d’amore che ti abita per venire al mondo come figlio e figlia di Dio e generare vita. Genera vita oggi, ogni giorno ed è già e sempre Natale d Pace e Gioia.  E’il mio augurio. Con tutto il cuore.

Fratel Tommaso