ALLE AMICHE ED AGLI AMICI DELLA FUGA

Scriviamo a tutte e tutti voi come invito a riflettere insieme e tenerci in comunione a livello profondo, non potendoci incontrare fisicamente come Fuga il 15-16 prossimi, nel rispetto delle ultime disposizioni per il contenimento del coronavirus: Tutta l’Italia “zona protetta”.

Ciascuno di noi sente l’asprezza di questo tempo, è come essere stati condotti improvvisamente in un deserto: niente relazioni, niente incontri, niente baci ed abbracci; niente preghiera comunitaria, niente celebrazione eucaristica….

Tommaso suggerisce: “Il silenzio regna nelle città come nei paesi, nelle nostre strade, nei mercati, nelle stesse chiese: Approfondiamone il valore per scoprire nuove e inedite capacità di comunione, di vita sociale, di solidarietà che balza evidente e serena dai luoghi di povertà: Proprio là Gesù ha posto la sua dimora e in Lui anche le nostre parole si fanno ‘carne e consolazione’ che porta vita.

Il silenzio di non potersi incontrare a Betania e celebrare insieme ci rimandi al silenzio liturgico – domenicale di tutti i cristiani senza Eucaristia. E’ un vero digiuno che ci può insegnare a lodare il Signore ovunque e a scoprire che “il suo Corpo e il suo Sangue”, non è solo il pane e il vino eucaristici, ma è tutta la realtà che Cristo ha assunto nella sua Incarnazione e condiviso fino a morire d’amore sulla croce e risorgere, per cui ogni cosa, ogni momento della vita umana è degna di rispetto e di venerazione

La Quaresima, cammino di speranza verso la Pasqua, ci ricorda che il Signore Risorto non ha abbandonato la nostra Storia, ma vive in essa e la conduce verso la piena manifestazione del Bene, della Gioia per cui siamo fatti e che ci attende. “

Ecco è, forse, il tempo di una fraternità umana che prova nei fatti ad andare oltre lo spazio fisico e le abitudini di sempre, ri-scoprendole nuove in un tempo che verrà…

Chi avesse desiderio e tempo di scrivere qualche riflessione, pensiero, preoccupazione può farne partecipe il gruppo; anche questo accorcia le distanze e ci riporta i volti e le voci di tutti noi.

Continuiamo insieme pure la lettura del 3° capitolo del libro “L’oblio di sé” sentendo che anche gli altri stanno percorrendo le medesime righe.

Un abbraccio speciale a chi vive qualche situazione di particolare gravità o disagio, a chi ha affetti lontani o ‘blindati’ e patisce la privazione di un contatto.

Emilena, Pier Giorgio, Tommaso